"Petite" di Genevieve Brisac
recensione di Elena Pacilli (classe 2C)
Il libro “Petite” di Genevieve
Brisac parla di una ragazza tredicenne di nome Nouk che pensa di essere grassa e si mette in testa di dover dimagrire per apparire bella come le sue sorelle.
Un giorno decide di smettere di
mangiare e questo la porterà a farsi del male.
La ragazza arriverà a pesare meno di
30 chili e si ammala di un disturbo molto grave, l’anoressia, che potrebbe anche ucciderla.
Così viene mandata in un ospedale
dai metodi molto severi dove cerca di guarire…
«Convivo con la fame, la domo, la domino, l’addomestico, l’addormento. Dopo essersi sfogata crudelmente si calma da sola, basta aspettare…
Credo che la fame mi dia un’energia inesauribile, una leggerezza speciale…Se non mangio niente, mi dico, niente mi mangerà…».
Consiglio di leggere questo libro perché fa riflettere
molto su un male che colpisce molte ragazze e ragazzi di oggi, ti fa domandare perché
essi vivono queste ossessioni che li portano ad ammalarsi gravemente e anche ad
uccidersi, se non si interviene in tempo.
Qui una intervista di Vanity Fair alla scrittrice Genevieve
Brisac (nella foto), anche lei da giovane vittima dell’anoressia
Qui una pagina web che spiega i disturbi alimentari presa dal sito del Ministero della Salute
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